Assange, Usa valutano accordo per un'”accusa ridotta”: l’ipotesi

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Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti ben informate

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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta valutando se consentire al cofondatore di Wikileaks Julian Assange di dichiararsi ”colpevole di cattiva gestione di informazioni riservate”, ovvero l’ammissione di una colpevolezza ridotta. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti ben informate. Si aprirebbe così la possibilità di un accordo che potrebbe portare al rilascio di Assange dal carcere di massima sicurezza di Belmarsh a Londra dove è detenuto dal 2019 senza aver subito alcun processo.

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Assange, 52 anni, sta combattendo una lunga battaglia legale con il governo britannico per evitare di essere estradato negli Stati Uniti e affrontare lì un processo per aver pubblicato migliaia di documenti militari e dispacci diplomatici riservati di Washington.

Il 21 febbraio scorso gli avvocati James Lewis e Claire Dobbin, che hanno rappresentato gli Stati Uniti durante un’udienza dell’Alta Corte di Londra, hanno affermato che il giornalista australiano aveva ”messo a rischio delle vite” diffondendo documenti statunitensi riservati e per questo motivo dovrebbe essere estradato per affrontare la giustizia americana. ADNKRONOS

Nella foto Assange

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